Si è conclusa la Settimana della Moda Uomo a Milano. I quattro giorni di kermesse hanno portato una ventata di novità che fanno presagire bene cosa vedremo in vetrina la prossima stagione. Innovazione, estro e nuove tonalità che colorano anche il grigiore della stagione invernale, è quanto si è visto alla Fashion Week nostrana, anche se qualche anticipazione si era già avuta con le passerelle di Pitti Immagine Uomo a Firenze.
Una manifestazione quella della Settimana della Moda milanese, che ha portato all’attenzione il mondo dell’abbigliamento maschile ma anche il settore moda in genere e tutto quello che ruota attorno, non solo vita mondana. Basti pensare che in Italia il comparto rappresenta il 5% del Pil, con un fatturato di 62 miliardi di euro. Un ramo dell’economia che cresce, se è vero che nel 2014 si è avuto un aumento del 4% del fatturato.
La Fashion Week milanese ha mostrato al mondo come sta cambiando il modo di agghindarsi tra gli uomini. Ciò che è saltato all’occhio nei quattro giorni di appuntamenti in passerella è l’esplosione di colori e soprattutto il superamento dei confini di genere, con un uomo che pare frugare sempre di più nel guardaroba della donna.
Ma quanto si è visto alla Settimana della Moda lo si è colto anche in altre manifestazioni di questo periodo, da Firenze a Londra. Sono diverse infatti le settimane dedicate alla moda. Le più famose restano probabilmente quelle europee già citate e quella di New York, ma in tutto il mondo le fashion weeks sono ben 40, quella che si svolge da più tempo è la newyorkese, inaugurata nel 1943. A Londra le passerelle più giovani, la settimana della moda britannica risale al 1984. E’ solo una delle tante curiosità che si scoprono leggendo questa infografica www.vouchercloud.it/risorse/fashion-week-notizie-infografica, realizzata dal sito web Vouchercloud.
Scorrendo l’infografica veniamo a conoscere qualche altro numero interessante. Per truccare e sistemare le acconciature delle modelle, ad esempio, lavorano 30 persone, e ci vogliono dalle 2 alle 3 ore perché ogni modella sia perfetta prima di vederla uscire in passerella. E dire che dopo tanto lavoro sfilano davanti a giornalisti, bloggers e buyers solo per 15 minuti.
Si dice che a New York per una sfilata siano state usate 2mila boccette di smalto per curare le unghie delle modelle, e ben 60 chili di forcine sono servite per le acconciature. 16 anni l’età richiesta alle ragazze che aspirano a calpestare la passerella davanti anche a ben 70mila scatti fotografici, ma c’è chi ha sfilato con qualche ruga in più rispetto alle adolescenti, come è successo a Carmen dell’Orefice, modella a 81 anni.
Numeri e aneddoti a parte, tra nuovi stili e colori che popoleranno forse i nostri armadi tra qualche mese aspettiamo di vedere cosa accadrà alle prossime fashion week, a partire da quella che si sta svolgendo in questi giorni a Parigi, fino alle sfilate di febbraio, quando a Milano si passerà alla tanto attesa moda donna.