Allattamento al seno a richiesta: vi racconto la mia esperienza
Era circa l’1.00 di notte quando mi hanno portato Isabelle in camera. E’ arrivata nel suo carrellino di vetro ed io morivo dalla voglia di vederla. Appena data alla luce mi era stata poggiata sul ventre. Ricordo la sua testolina, il suo colore violaceo, ma non riuscivo a vederla in viso. Quando sono tornata in camera l’aspettavo impaziente. L’ostetrica dolcemente me l’ha messa tra le braccia e mi ha scoperto il seno per spiegarmi come nutrirla. E’ stato un momento delicato, bello. La piccola si è subito attaccata ed io ho pensato che non era poi così traumatico come avevo sentito dire diverse volte. Anzi…
Poche ore dopo però ho iniziato ad avvertire un forte fastidio e poi un dolore lancinante ai capezzoli. Credo che nessun seno nasca pronto per essere succhiato per molto tempo e molta forza. Ci sono donne più forti, altre più sensibili. Fatto sta che io poco dopo ore ho iniziato a soffrire e trovarmi per la seconda volta ad affrontare un dolore per amore. Un dolore al quale non volevo arrendermi per il bene della mia bambina. Certe volte era così acuto che più volte ho pensato di svenire da un momento all’altro.
La cosa sicuramente più fastidiosa erano i consigli di parenti o peggio ancora le mani di chi voleva aiutarmi, aumentando solo le mie paure ed il mio dolore. Su una cosa però tutti avevano ragione, se avessi stretto i denti qualche giorno poi non avrei sentito più quel male e sarebbe diventato tutto più semplice. E così è stato. Oggi il momento dell’allattamento è incredibilmente dolce. Una coccola tra me e la mia piccola.
Rimedi per far guarire i capezzoli:
Per sopportare meglio il dolore dei primi giorni potete utilizzare una crema a base di colostro, la trovate in farmacia o in alternativa, metodo pratico ed economico utilizzate il vostro stesso colostro e lasciate il seno più scoperto possibile per far asciugare le ferite.
Vi state chiedendo cos’è il colostro?
Il colostro è il primissimo latte che produrrete per vostro figlio. E’ poco e giallino, ma è molto nutriente.
Ciò che nessuno invece mi aveva detto è che una volta partorito avrei “perso” molto latte. A fontane. Un rubinetto sempre aperto. Se siete neo mamme o future mamme, vorrei tranquillizzarvi, la situazione migliora enormemente con il tempo.Io continuavo a chiedermi come avrei fatto a vivere per mesi con due rubinetti aperti. Nemmeno il tempo di spogliarmi ed entrare in doccia che creavo un laghetto di latte ai miei piedi. Oggi il mio seno “perde” latte solo dopo moltissime ore che non allatto. Purtroppo ancora non posso rinunciare alle coppette assorbi latte perché quando allatto dal seno non utilizzato esce comunque latte. Io utilizzo quelle usa e getta, ma avrei preferito optare per le lavabili, che ho acquistato, ma non erano sufficienti per contenere il latte perso.
Allattamento al seno a richiesta:
Io e la piccola abbiamo optato per l‘allattamento a richiesta come suggerito dall’oms (Organizzazione mondiale della sanità)
Come funziona l’allattamento a richiesta?
L’allattamento al seno a richiesta prevede che la piccola abbia il latte ogni qualvolta lo chieda, senza dover aspettare le (vecchie) famose tre ore tra una poppata e l’altra. Questo significava anche allattare ogni 20 minuti o addirittura 10. Praticamente passavo intere giornate con Isabelle attaccata al seno. Fortunatamente la notte la piccola ha sempre dormito molto, svegliandosi solo una o due volte al massimo. Piano piano la sua suzione diventa più forte e riesce a nutrirsi meglio e più velocemente, questo farà si che tra una poppata e l’altra passi molto più tempo.
Come vi raccontavo il mio inizio allattamento non è stato tutto rosa e fiori tant’è che mi ero data una data. Sei mesi, non di più per nutrire mia figlia con il mio latte. Isabelle oggi ha 8 mesi e la mia idea è completamente cambiata. In questi mesi la piccola è cresciuta molto, sta bene , ma soprattutto non si è mai ammalata di influenza o altro. Dovete sapere che il latte materno è pienissimo di anticorpi. Una sorta di sciroppo pieno di cose buone per i vostri figli. Questo aspetto mi ha fatto rivalutare completamente l’idea di smettere di allattare a 6 mesi. Abbiamo iniziato lo svezzamento e quindi la piccola mi chiede molte meno volte il seno, ma nonostante questo per ora rimane il suo sostentamento principale. Non rinuncia alla sua poppata mattutina, pomeridiana e serale. Molto spesso anche più di una in queste fasi della giornata.
Per lei è nutrimento, ma è anche amore, coccole, calore. E’ il profumo della sua mamma che la tranquillizza e rilassa, è la sua manina sul mio viso per toccarmi capire come sono fatta e trasmettermi il suo affetto.
Come vestirti durante il periodo di allattamento?
Alle neo e future mamme vorrei dare un altro pratico consiglio: Cosa indossare durante l’allattamento.
Acquistate qualche reggiseno per allattamento, quelli con le clip. Io ne ho preso uno alla Chicco ed un paio da H&M. Il primo costato 29 Euro gli altri due 14 Euro la coppia. Nonostante il prezzo irrisorio devo ammettere di trovarmi meglio con questi altri. Più carini e fanno anche un seno più bello rispetto a quello della Chicco, che però ha il pregio di scoprire meno il seno durante la poppata quindi risulta più discreto quando si è fuori casa.
Per quanto riguarda i vestiti, durante l’estate è molto facile indossare qualcosa di pratico per l’allattamento. In inverno un po’ meno. Quindi o si acquistano maglie per allattamento o potete ovviare al problema mettendo sempre una canottierina scollata sotto ai vostri maglioni/felpe. Così vi basterà alzare il maglione e potrete allattare senza scoprire la pancia e la schiena.
Allattare in pubblico:
All’inizio si prova un po’ di imbarazzo ad allattare in pubblico. Io portavo con me un tovagliolo di stoffa per coprirmi, poi con il tempo mi sono liberata dall’imbarazzo ed ormai allatto ovunque. E’ la cosa più dolce e naturale del mondo. Anche perché con l’allattamento al seno a richiesta è praticamente impossibile riuscire a trovare sempre uno spazio isolato dove poter nutrire vostro figlio. In Italia non esiste nessuna legge che vieta l’allattamento in pubblico, quindi se qualcuno vuole favi sentire in un contesto sbagliato sappiate che avete tutto il diritto di nutrire i vostri figli ogni volta che ne hanno bisogno ovunque voi siate. Se avete in programma un viaggio invece informatevi sul regolamento del luogo dove andrete.
Nonostante io abbia scelto per la mia piccola Isabelle di allattare, reputo comunque altrettanto valida la decisione di nutrire i propri figli con il latte artificiale. I bambini crescono benissimo lo stesso e non è sicuramente questo a renderci mamme migliori o peggiori. La serenità della mamma è la prima cosa da tutelare per il benessere dei nostri piccoli. Io stessa se avessi continuato a patire quel forte dolore al seno avrei optato per il latte artificiale. Così come ho scelto di darle il latte artificiale quando andavo in palestra due volte a settimana. All’inizio ho provato a tirarmi il latte con il tiralatte, ma l’ho reputato stressante. Così per le due ore a settimana che stavo lontana dalla mia piccola lasciavo il bibero con il latte artificiale in caso avesse avuto fame. Oggi sostituito con un frutto o i comodissimi fruttini biologici della Hipp quando non ho frutta fresca in casa.
In qualunque modo decidiate di nutrire i vostri figli ricordatevi che siete e sarete sempre delle meravigliose mamme e tutte le scelte sono decisioni coraggiose e prese per amore dei nostri piccoli.
Se avete dubbi o altre domande sull’allattamento al seno a richiesta potete scrivermi sia sui social che via email. Spero che il post sia stato interessante, ma soprattutto utile.
Sono d’accordo, l’allattamento al seno fa molto bene al sistema immunitario del bimbo.